L’avvento di un nuovo mercato regolato in modo abbastanza embrionale, nasconde e porta con se lacune e/o falle che permettono l’avvio di giri illegali dello stesso.

L’iniziale porosità e flessibilità del sistema di riciclo RAEE vuoi per la complessità intrinseca, vuoi per la difficile articolazione legislativa E.U. e nazionale ha indirettamente ed involontariamente dato vita ai cosiddetti “Pirati RAEE”, i quali sottraggono annualmente ben il 70% dei rifiuti.

Altri fattori che stimolano negativamente questo fenomeno sono: l’errato smaltimento domestico e il recupero e commercio illegale dei rifiuti elettronici.

La WEEE (Direttiva EU sullo smaltimento RAEE) svolgerà un ruolo di fondamentale importanza affiancando venditori al dettaglio come grossisti e imprenditori, per assicurare che dal ritiro al trattamento vengano applicate correttamente procedure e misure richieste.

30/10/2014 report GoldFixing

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